Concerti

Histoire du Soldat

Info

  • Data
  • mercoledì 10 aprile 2024
  • Luogo e Orario
  • Pesaro
    Teatro Rossini - Sala della Repubblica

    Ore 21.00

  • Artisti
  • IVAN GAMBINI
    direttore d’orchestra

    CLIO GAUDENZI
    voce recitante

    WUNDERKAMMER YOUTH ENSEMBLE

    FAKIZAT MUBARAK
    Violino

    MASSIMO JEAN GAMBINI
    Contrabbasso

    ETTORE RUFINI
    Clarinetto

    DAVIDE FILIGONIO
    Fagotto

    SIMONE RANGO
    Cornetta

    GIOVANNI TONTI
    Trombone

    GIOSUÈ SCARPONI
    Percussioni

Cosa siamo disposti a perdere per realizzare i nostri desideri più ambiziosi?

È la storia del povero Soldato, che diventa enormemente ricco vendendo al Diavolo la propria anima simboleggiata dal malconcio violino a indurci a questa riflessione. L’analogia con la vicenda del Faust di Goethe - ma che ha origini ben più archetipiche per l’essere umano - è fin troppo evidente. Nella vicenda narrata da Ramuz c’è però una differenza, fra le tante, sostanziale: l’eroe goethiano ambisce alla Sapienza, è deluso dai limiti della conoscenza umana e accetta il patto diabolico con consapevolezza. Il nostro Soldato invece non cerca nulla, tiene a una vita semplice fra gli affetti della madre, della fidanzata e degli amici. Tutte cose che perderà perché, sostanzialmente, viene ingannato dal Diavolo. Otterrà, banalmente, formidabili ricchezze che si riveleranno vuote e inutili senza l’amore delle persone care. E nella nostra epoca, dominata da voluttà economiche, lo sguardo del soldato ci scuote assai più da vicino di quello, elevatissimo e nobile, ma forse remoto, del romantico Faust.

Historie du soldat è un’opera da camera di straordinaria novità; ha un'orchestra di soli sette esecutori (sono rappresentati gli estremi acuti e gravi delle famiglie degli strumenti: il violino e il contrabbasso per gli archi, il clarinetto ed il fagotto per i legni, la tromba e il trombone per gli ottoni e, novità assoluta per la musica “colta” europea di quegli anni, una batteria di strumenti a percussione suonati da un solo esecutore) ma allo stesso tempo è dotata di un’orchestrazione eccezionale e di una drammaturgia profonda e graffiante.

Stravinskij compose la Histoire nel 1918, alla fine della prima guerra mondiale, quando l’Europa pensava a rinascere dal conflitto appena terminato. Esule in Svizzera e senza i proventi delle sue opere, bloccati dalla rivoluzione russa del ‘17, scrisse quest’opera per un motivo pratico oltre che drammaturgico: racimolare un po’ di danaro con una composizione di impatto fortissimo, ma allo stesso tempo snella, adatta ad andare in tutte le piazze, rifacendosi alla tradizione dei teatri ambulanti. Con una scenografia quasi inesistente, addirittura da portare in baule o in valigia. E vinse la sfida, costruendo un lavoro solidissimo e allo stesso tempo trasportabile e “leggero”.

La provenienza della musica ammicca a varie nazionalità, dal ragtime nordamericano al tango argentino, dalle fanfare svizzere al paso doble spagnolo, dai corali di eco bachiano al valzer viennese. Tutti questi fattori così eterogenei si compongono dando vita a uno dei lavori più omogenei e originali di Stravinskij.

Wunder Kammer Youth Ensemble

Al suo quarto anno di attività il WKYE, proseguendo nei suoi intenti programmatici di far studiare, conoscere e portare in concerto composizioni di alto profilo a giovani musicisti, ha organizzato, su idea del suo Direttore musicale Ivan Gambini che ne ha curato la preparazione, un laboratorio durante i mesi invernali per l’allestimento dell’Historie du soldat, con musica di Igor Stravinskij e libretto di Charles-Ferdinand Ramuz. 

Non solo musica quindi per WKYE, ma Teatro: musica e parola. Parola affidata in questo caso alla poliedrica attrice pesarese Clio Gaudenzi. 

La piccola orchestra, di soli 7 esecutori, ha carattere di indubbio impegno solistico per ognuno di questi giovani musicisti agli inizi della loro carriera. Alcuni sono laureati da poco, altri lo saranno nei prossimi anni. Per loro questa esecuzione sarà una prova del fuoco, sia per i virtuosismi strumentali nonché espressivi sia per la complessità delle tessiture d’insieme presenti nella sorprendente partitura.

Ivan Gambini

CLIO GAUDENZI

Voce recitante

Nasce a Tavullia il 3 novembre 1982. Studia presso la scuola d'arte S.C.P.A (Cincinnati, Ohio U.S.A.) indirizzo musica, danza e teatro. Consegue il diploma in Pianoforte principale presso il conservatorio Rossini di Pesaro sotto la guida del M° C. Raffa. Studia acrobatica e mimo corporeo presso la Die Etage di Berlino e tecnica vocale con la cantante F. Della Monica.

Frequenta in Kerala, India, un corso intensivo di KathaKali, un'antica forma di teatro-danza del sud India, sotto la guida di M. Noiseux.

Dal 2003 lavora professionalmente nell'ambito teatrale; tra i nomi più noti con cui ha collaborato spiccano: C. Misculin (Accademia della Follia, Trieste), R. Bacci (Teatro Era, Pontedera), G. Scabia, E. Dante (Compagnia Sud Costa Occidentale, Palermo). Ha collaborato come performer con lo scultore P. Icaro partecipando all'ultima Quadriennale d'arte di Roma. È stata per diversi anni voce narrante per il Gruppo Editoriale Raffaello che opera nel campo della didattica per bambini e ragazzi.

È fondatrice della compagnia di teatro ragazzi "Le Meccaniche semplici", che è stata in tournée per due anni con lo spettacolo "Alice nella scatola delle meraviglie", prodotto da Artemis Danza e vincitore del premio "Otello Sarzi"; con l'associazione culturale MestieriMisti e altri collettivi artistici gestisce "Il Grottino", un piccolo spazio culturale nel centro storico di Pesaro; collabora in qualità di musicista e attrice con il Circo Paniko, recandosi in tournée in Italia e all'estero, e con l'associazione musicale Orchestra Olimpia in qualità di attrice; tiene laboratori teatrali per bambini, ragazzi e adulti in strutture sia pubbliche che private. Da giugno 2022, con l'associazione culturale MestieriMisti, gestisce Vallegaudia, residenza artistica e luogo di cultura nelle campagne di Tavullia (Marche).

IVAN GAMBINI

Direttore d'orchestra

Nato a Pesaro nel 1970, si diploma con lode al Conservatorio “G. Rossini” in Strumenti a percussione, ottenendo anche i diplomi in Clarinetto e Musica Jazz.

Nel 1991 fonda con i pianisti M. Totaro e D. Ferrati il Trio Diaghilev, formato da due pianisti e un percussionista. Il trio propone elaborazioni di grandi capolavori orchestrali del ‘900 fra cui emergono, per la loro importanza, Petruska e La Sagra della primavera di I. Stravinskij, Il Mandarino meraviglioso e la Sonata per due pianoforti e percussioni di B. Bartók, The Planets di G. Holst, Parade di E. Satie. Nel triennio 2014-2016 esegue in veste di Solista, insieme a Trio Diaghilev e al direttore d’orchestra M. Mariotti, il Concerto per due pianoforti, percussioni e orchestra di B. Bartók, con l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino all’Auditorium "A. Toscanini" (trasmesso in collegamento diretto su Rai Radio3 per il programma "Radio3 Suite"), l'Orchestra “Haydn” di Trento e Bolzano, la Filarmonica “Arturo Toscanini” di Parma e l'Orchestra del Teatro Comunale di Bologna.

Inizia giovanissimo a lavorare come percussionista col Premio Oscar N. Piovani, in una collaborazione che lo porterà a centinaia di prestigiose e poliedriche esperienze musicali nei teatri, nelle capitali e nelle agorà di tutto il mondo, accanto a ospiti di prima grandezza come Noa, G. Proietti, L. De Filippo, L. Arena, V. Cerami, A. Stewart. Invitato dal M° Piovani, è stato ospite di importanti Orchestre, tra le quali l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, Brussels Philarmonic Orchestra, Greek Radio Simphony Orchestra, Orchestra Accademica di Buenos Aires, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orquestra y Coro de la Comunidad de Madrid, de I pomeriggi Musicali di Milano, del Petruzzelli di Bari, del San Carlo di Napoli. Numerose sono le presenze televisive in diretta, registrate sui canali nazionali della Rai e in parte disponibili sulla piattaforma RAI Play.

Sotto la guida del Maestro D. Renzetti si dedica alla direzione d’orchestra.

Dal 2021, in collaborazione con l’associazione WunderKammer Orchestra di Pesaro e il suo direttore artistico P. Marzocchi, cura la preparazione e la direzione, con neo-laureati strumentisti dei conservatori d’Italia, del WKYE (WunderKammer Youth Ensemble), offrendo a giovani musicisti periodi di studio “in residenza” che convergono in concerti per la città. 

Con l’Ensemble ha al suo attivo la direzione della Passacaglia-Erinnerung di Marzocchi/Biber, I 4 elementi di Marzocchi/Bach e i Ten Hungarian Pieces di B. Bartók.  

Ha diretto i concerti per pianoforte e orchestra in Do minore n. 3 op. 37 e in Sol maggiore n.4 op.58, e il concerto per violino e orchestra in Re maggiore op.61 di L. van Beethoven; inoltre ha diretto il basso R. Zanellato nell’aria da concerto Per questa bella mano di W. A. Mozart e nella cantata Il Conte Ugolino di G.Donizetti, in un concerto all’interno del 48° Cantiere di Montepulciano.

Ha registrato il CD “Let it appear”, dirigendo l'Orchestra Artphonus per l’etichetta SONICART, con musiche del compositore italo-argentino A. Fasanini.

È docente di strumenti a percussione presso il Liceo Musicale “G. Marconi” di Pesaro.

Lo spettacolo musicale - offerto dall’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo e dall’Università Politecnica delle Marche - è gratuito e aperto al personale e alla componente studentesca dei due Atenei e alla cittadinanza di Pesaro previa prenotazione obbligatoria sul link uniurb.it/prenota